“L’arte può contribuire a cambiare il mondo. Può portare nuove forme di soggettività. Dobbiamo portare le persone a vedere le cose in modo diverso. Le soggettività politiche non sono solo l’espressione di una posizione in cui ti trovi. Sono costruite in modo discorsivo in una molteplicità di pratiche”. – Chantal Mouffe

Nel 2009, l’artista Anna Ostoya ha creato un opuscolo con collage testuali utilizzando un saggio della teorica politica Chantal Mouffe, “Politics and Passions: The Stakes of Democracy” (2002). Nel saggio, Mouffe ha criticato l’allora dominante politica “oltre la destra e la sinistra” del neoliberismo e ha avvertito dei suoi pericoli: l’ascesa dei partiti populisti di destra. Affascinata dalle idee sorprendentemente profetiche di Mouffe, così come dal suo audace appello a combattere lo status quo per radicalizzare la democrazia e prevenire la violenza, Ostoya è tornata sul libretto nel 2019. Ha composto per questo una serie di ritratti basati su schizzi di persone su la metropolitana di New York e sulle riproduzioni dei suoi dipinti e collage del decennio precedente. Ha anche condotto una conversazione con Mouffe sulla politica degli ultimi quarant’anni, sul momento contemporaneo e sull’arte, che è inclusa in questa pubblicazione.

DISCOURSE è una nuova serie di piccoli libri in cui un teorico culturale, curatore o artista esplora un tema, un’opera d’arte o un’idea in un esteso testo illustrato. Esplora la serie completa qui.