Non vedo l’ora che arrivino i fine settimana, e a volte fanno schifo tanto quanto la settimana. Dio è così dannatamente noioso!! Quando mi sveglio la mattina mi sembra di avere 99 anni!! Sono così stanco, pigro e infelice. Ho solo 15 anni, cosa c’è che non va in me, perché sono così infelice? Questo mondo è così fottuto! La gente è così fottuta! Sono così fottuto o come direbbe mio fratello “Sei un mostro!”‘

What She Said prende il titolo da una canzone degli Smiths: “Quello che ha detto era triste / Ma poi, tutto il rifiuto che ha avuto / Fingere di essere felice / Potrebbe essere solo idiozia”. Il lavoro ha origine nei ritratti che Deanna Templeton ha realizzato per le strade di Stati Uniti, Europa, Australia e Russia, in cui ha catturato le donne nella loro adolescenza: punk ed emarginati i cui jeans e collant strappati, tatuaggi e acconciature testimoniano questo momento di transizione nelle loro vite mentre navigano nell’intensità della vita adolescenziale. Templeton è cresciuta in un ambiente apparentemente diverso nella giovinezza degli anni ’80, ma ha riconosciuto in loro qualcosa dell’universalità dell’adolescenza femminile, mentre lottavano con delusioni e sfide simili a quelle che ha incontrato da giovane donna. Il libro combina questi ritratti moderni con i volantini dei concerti e le voci del diario adolescenziale di Templeton dalla metà alla fine degli anni ’80, in cui l’esperienza familiare della crescita è messa a nudo in tutto il suo antagonismo, umorismo e pathos.